Con le mani in mano

Senza orario senza bandiera mi fa imparare sempre e comunque. Quando ne parlo io e quando me ne parlano gli altri. Se mi chiedete com'è andata oggi, dopo la bella presentazione di Milano, non so perchè ma vi rispondo così:


Se per Itaca ti metti in viaggio
augurati che il cammino sia lungo,
pieno di vicende e ricco di esperienze.
Non temere i Lestrigoni e i Ciclopi o l’irato Posidone: mai troverai tali mostri sulla via
se alto resta il tuo pensiero,
e squisita è l’emozione che t’invade il cuore e il corpo.
Non incontrerai i Lestrigoni o i Ciclopi
ne' l’implacabile Posidone se non li rechi in te, se la tua anima non te li pone innanzi.
Augurati che il cammino ti sia lungo.
E siano tanti i mattini d'estate che ti vedranno entrare
-con che allegria, con che gioia-
in porti mai prima conosciuti. Fa scalo negli empori dei Fenici
e compra le belle mercanzie,
madreperle e coralli, ambre ed ebani, voluttuosi profumi d’ogni specie,
quanti più puoi voluttuosi aromi.
Recati in molte città dell’Egitto,
a imparare e imparare dai sapienti.
Itaca tieni sempre nella mente. Approdare lì è la tua sorte.
Ma non precipitare il tuo viaggio.
E’ meglio che duri molti anni,
che vecchio finalmente getti l’ancora nell’isola, ricco di quanto guadagnasti per la strada,
senza sperare che ti dia ricchezze.
Itaca t’ha donato il bel viaggio. Senza di lei non ti mettevi in cammino.
Nulla di più ha da darti.

E se anche la trovi povera,
Itaca non t’ha illuso: diventato così saggio e così esperto,
ora avrai capito cosa vuol dire un’Itaca.

Kostantin Kavafis (grazie Sere!)

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