Provviste # 1

"In lui non c'era nessun modo di capire dove finissero i suoi pensieri e dove in qualche modo cominciasse una tromba. Per questo gli applausi, prima che eseguisse il brano, rimanevano come sospesi in un nulla pieno di significati, in una scrittura della vita che era soltanto sua. Io questo lo sapevo, sapevo che la sua voce, che qualcuno definì angelica e infantile, era un passaggio verso un'innocenza che addosso a lui sembrava un vestito fuori luogo, un vestito che non gli calzava. Non calzava niente a Chet".

Roberto Cotroneo, "E nemmeno un rimpianto", Mondadori, 2011.

I premiati di SUPERSOUND

Il Mei presenta

Ecco i vincitori under 25 della Targa Giovani Supersound 2011

I Cani, Be Forest, Carlot - ta, Heike Has The Giggles e Simona Gretchen

Premio speciale MEI ad Erica Mou

I premi saranno consegnati a Supersound

Venerdì 23 settembre al Teatro Masini di Faenza

La giuria selezionata dal fior fiore della stampa musicale nazionale, e composta nientepopodimenoche da: Luca Valtorta (XL - Repubblica), Luca D'Ambrosio (Musicletter.it), Andrea Diani (RadUni), Fabrizio Galassi (Repubblica.it/Kataweb, Wired), Orazio Martino (Gli Osservatori Esterni), Luca Minutolo (Fuori dal Mucchio), Giorgio Moltisanti (Rumore), Antonio Oleari (Jam), Gianluigi Peccerillo (Dance Like Shaquille O'Neal), Davide Rolleri (The Breakfast Jumpers), Hamilton Santià (Il Mucchio), Jacopo Tomatis (Il Giornale della Musica) ed Enrico Veronese (Italian Embassy, Blow Up),con la supervisione e il coordinamento di Chiara Caporicci e Giordano Sangiorgi del MEI - Meeting degli Indipendenti ha elargito il suo verdetto.

All'interno del Supersound di Faenza, la tre giorni che da spazio agli emergenti disseminando concerti, showcase, workshop sull'autoproduzione ed eventi per tutta la città durante l'ultimo fine settimana di settembre, la Targa Giovani del Mei cresce con la prepotenza che contraddistingue i bimbi viziati, ottenendo più spazio e visibilità e continuando a premiare le migliori proposte indipendenti under 25, dopo aver premiato nel 2010 Green Like July, Colapesce e Distanti.

Più grande, più grosso e più bello, il premio di quest'anno si arricchisce di nuove categorie, per lasciar giocare i bimbi a fare la vita da grandi, in una location d'eccezione al centro di Faenza. Inoltre a Supersound sarà consegnato un premio speciale MEI ad Erica Mou, la ventenne cantautrice pugliese già premiata al Meeting di due anni fa che si conferma come giovanissima rivelazione indie pop.

I giovani più giovani dei giovani di quest’annata musicale, secondo le teste pensanti della critica e l’organizzazione musicale, insigniti della Targa Giovani Supersound 2011 sono I Cani, Be Forest, Carlot - ta, Heike Has The Giggles e Simona Gretchen, rispettivamente nelle seguenti categorie:

Miglior Solista: I Cani

Dietro questo moniker si nasconde una figura dall’identità misteriosa, arrivando a scomodare il cantautore romano Max Gazzè (possiamo assicurarvi che non si tratta di lui). È la musica, ma soprattutto i suoi testi pungenti, a descrivere la personalità e l’identità di un autore semplice, secco e senza peli sulla lingua, che fra trame elettroniche e attitudine indie d’assalto dipinge con un realismo vivido e spiazzante le realtà e le debolezze del mondo indipendente, raccolti nel suo disco d’esordio dal titolo modesto “Il sorprendente album d’esordio dei Cani”.

Miglior Gruppo: Be Forest

Pesaro s’imbrunisce di tinte fosche e sbiadite dalle trame wave dei giovanissimi Be Forest, devoti ad un attitudine ed estetica tanto cara agli anni ’80 del dark e della new wave, in una miscela personale e ricca di scosse shoegaze. Vero e proprio prodotto da esportazione, il loro disco d’esordio “Cold” esce per l’etichetta We Were Never Being Boring che la band sta supportando con un tour su e giù per lo stivale, facendo incetta di ottime recensioni e concerti seguitissimi.

Miglior Live: Heike Has The Giggles

I giovanissimi Heike Has The Giggles, in sede live fanno shakerare le natiche come pochi altri nel nostro paese, grazie alla loro proposta che mescola new wave dalle tinte danzereccie ed una carica punk/funk trascinante e sensuale. Reduci dalla partecipazione allo Sziget Festival di Budapest, e come gruppo spalla ai Wombats, Tricky e Futureheads, la band si è creata un seguito per i suoi live trascinanti dentro e fuori confine.

Miglior Disco: "Make Me A Picture Of The sun" di Carlot-ta

Classe 1990, la giovane Carlotta Sillano ha le mani in pasta nel manierismo pop di Tori Amos e Joanna Newsom. “Make Me A Picture Of The Sun” (pubblicato dall’etichetta Anna The Granny) è un viaggio etereo tra melodie lievi incastonate da una voce fluida e malleabile, che alterna momenti soavi a frangenti più graffianti. Impossibile non emozionarsi di fronte a tanta passione pop. Già spalla per Melissa Auf der Maur, Cocorosie, Morgan, Kaki King, Nada, Massimo Volume, Paolo Benvegnù, Dente e Pan del Diavolo, e ospite delle passate edizioni del Premio Tenco e Premio Bindi, collabora con svariate formazioni. Ma per le sue creazioni preferisce occuparsene da sé.

Miglior Testo: "Venti e Tre" di Simona Gretchen

All’anagrafe Simona Darchini, la cantautrice faentina ha suscitato l’attenzione della stampa musicale e di pubblico per il suo disco d’esordio “Gretchen pensa troppo forte”, caratterizzato da un cantautorato graffiante e molto personale, per cui lo scorso anno ha ottenuto il premio “Fuori dal Mucchio” come miglior disco d’esordio. Con il suo EP “Venti e Tre” pubblicato dalla Trovarobato e Disco Dada, e registrato con la collaborazione di Lorenzo Montanà, Paolo Mongardi e Giacomo Sangiorgi, la Gretchen propone due tracce, tra cui una cover di Venus In Furs dei Velvet Undergound. Il pezzo è un flusso di coscienza ruvido di riflessioni inquietanti ed instabili.

Miglior Etichetta Neonata: 42 Records

La 42 Records è la piccola etichetta romana gestita da Emiliano Colasanti (Ex firma de “Il Mucchio” ed oggi collaboratore di Rolling Stone Italia, gestisce il blog musicale Stereogram) e Giacomo Fiorenza (ex metà dell’etichetta Homesleep, produttore e sessionman in vari progetti, tra cui Moltheni). Devoti alla pratica del download gratuito, e con un occhio sempre attento alle realtà più originali del panorama indipendente italiano, la piccola etichetta ha la sana abitudine di regalare un ep in download gratuito ogni 24 del mese, preciso e soddisfacente come la busta paga. Un esempio ed una tenacia da seguire. La loro fucina ha tirato fuori in questi anni band come Cat Claws, I Cani, Vessel, i giovanissimi Jacqueries, Albanopower ed il progetto solista di Lorenzo Urciullo aka Colapesce, già premiato l’anno scorso dalla Targa Giovani.

Questa è la squadra di giovani leve che crediamo abbiano qualcosa di originale da dire, e la stoffa per lasciare un segno indelebile nel nostro panorama musicale, indipendente e non. Vincitori, vinti o semplici figuranti, ci vedremo tutti Venerdì 23 Settembre al Teatro Masini di Faenza in una serata ricca di esibizioni live, premi, ospiti, colpi di scena e red carpet manco fosse la notte dei Telegatti.

Per info: www.meiweb.it - 0546/24647

Fare parte

Arrivi a Cremona anche se esci a Fiorenzuola. Sei ancora in tempo, per la Piacenza-Brescia. Arrivi prima a Cremona se poi prendi l'uscita Castelvetro, anziché l'uscita Cremona. Arrivi a Palazzo Affaitati se non segui le indicazioni dei cremonesi (attoniti con le borse della spesa in mano, o spaventati che qualcuno rivolga loro la parola) ma ti fidi dell'intuito. Sei in ritardo, ma anche loro sono in ritardo. Doveva piovere, e invece il sole della una ti picchia sulla crapa e rischia di farti svenire. Pioverà dopo, tornerà il sole, ripioverà, ritornerà il sole, pioverà di nuovo. Un marzo chiamato giugno.
La copertina del tuo libro domina alle tue spalle. Alta quasi due metri. Ti senti una persona quasi importante. La gente ascolta. Qualcuno chiede di intervenire per poter iniettare sui nostri corpi già spossati dal caldo il suo siero narcotizzante. Un pranzo alle tre. Il maitre che indica l'orologio e ti fa vagamente intuire che devi sloggiare. Fotografie sotto portici profumati di fiori. Risi al tavolino. Scenate sul gradino. Ombrello e folate di vento. Pagine di libri che svolazzano con un tonfo. I libri hanno un peso. La musica pure. I libri di musica pesano il doppio. La gente cerca i big. Fa foto col cellulare. E tu ti senti fuori luogo, a leggere il tuo nome di fianco al loro, sul programma. Eppure fai parte. Puoi andare avanti a commiserarti. Eppure fai parte. Prendi parte alle cose.
Dormi sulla poltroncina di una sala conferenze. Torni in quella sala a mangiare. Nel frattempo è venuto mal di testa. A furia di pensare a meritarsi le cose, chiedendosi come fare, per poter diventare bravo come loro. Eppure anche ora, ora che sei acerbo, fai parte. Perché?
La notte delle ansie. Le ansie dopo l'essere spensierati. Altalene di fiori finti, soli altalenanti, piogge oblique. Sembra domenica e invece è sabato. Si può far tardi. Si può non dormire.
Torno. Tengo tutto di ricordo. Anche quello che non serve. Mi hanno regalato un libro, due li ho comprati io. Libri, parole, musiche. Dove sta il peso delle cose?
A Cremona ho fatto parte. Non da solo.

L'Oleari in edicola...


L'Oleari in edicola a giugno vi propone...

- Sul Mucchio: Eleonor, un nuovo racconto della rubrica "Musica e vene"

- Su Jam: intervista a Ian Williams dei Battles (in uscita Gloss Drop) e a James Petralli dei White Denim (e il loro nuovo album, D)