Luigi Tenco

Palazzo Reale di Milano, 17 novembre 2010. Un racconto di Luigi Tenco per canale 150 (www.canale150.it)

Su Jam di dicembre

E' uscito Jam di dicembre! In questo numero mi sono occupato di:

__ KING CRIMSON__ ristampati In the wake of Poseidon (1970) e Islands (1971)


__ EDDIE KRAMER__ intervista al fonico di Jimi Hendrix, curatore di tutte le ristampe e inediti


__ STEVEN WILSON__ uscito in dvd per la K Scope il film documentario Insurgentes



Un racconto di Luigi Tenco

Mercoledì 17 novembre alle 21.30 Antonio Oleari racconta Luigi Tenco

Con il patrocinio di



CANALE 150 - GLI ITALIANI DI IERI RACCONTATI DAI PROTAGONISTI DI OGGI


PALAZZO REALE – Milano
Sala Conferenze (piano terra)
martedì 16 novembre dalle 10.00 alle 23.00
mercoledì 17 novembre dalle 14.00 alle 23.00
ingresso libero

Enzo Iacchetti, Luca Cavalli Sforza, Gianni Berengo Gardin, Gualtiero Marchesi, Milva,Luca Doninelli, Sergio Cofferati, Enzo Mari, Matteo Collura, Gabriele Basilico, Arnaldo Pomodoro, Marco Belpoliti, Camilla Baresani…e molti altri ancora

Terza tappa del tour realizzato da Canale 150 in collaborazione con Telecom Italia e Comitato Italia 150, ideato dallo scrittore Gianluigi Ricuperati per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Quaranta personalità eccellenti contemporanee del sapere e dell’agire dell’attualità tratteggiano le storie di altrettanti protagonisti di ieri della cultura, dell’economia, della politica, dell’industria, che l’Italia l’hanno costruita: il tutto attraverso aneddoti, ricordi, flashback, rievocazioni, episodi pubblici e privati.

info: www.canale150.it

INFORMAZIONI STAMPA - STUDIO DE ANGELIS
02-324377 | 345-7190941

Destinazione Isola di Wight - Antonio Oleari

Una nuova recensione! Francesca Grispello la firma per il portale "L'isola che non c'era".

La frase: "La musica ti svezza, ti aiuta a crescere e come il miglior compagno/a ti dice quello che devi o non devi fare, con una complicità unica. La musica cambia la vita di coloro che la fanno e di coloro che la "sentono": accadeva e accade! Let it be!"

Link:
Destinazione Isola di Wight - Antonio Oleari - L'Isola della Musica Italiana

Su Jam di novembre

In edicola Jam di novembre. Su questo numero mi sono occupato di:

__FONDERIA__ un progetto strumentale tra i più convincenti d'Italia che giunge al suo terzo lavoro, My grandmother's space suite, registrato negli studi di Peter Gabriel.


__SOPHIE HUNGER__ una nuova voce dalla svizzera che gira l'Europa con un mix di jazz, rock, blues, cantautorato (in tre lingue). Apriamo le porte dell'Italia anche per lei...


Rece


"La Provincia di Como", 16 ottobre 2010. Ci trovo un sacco di spunti. E soprattutto la capacità di sintetizzare il contenuto del libro come io non sarei in grado di fare. La provocazione? Alex etichettato come "reazionario di destra"...


Going to Rome

Tre appuntamenti e una capitale:

- 4 novembre, ore 18, Castelnuovo di Porto (Roma): reading Destinazione isola di Wight presso l'associazione Artipelago. Interviene il critico Giancarlo Susanna

- 5 novembre, ore 17, Caffè Letterario: reading Destinazione isola di Wight con Alberto Citterio (pianoforte), Gabriella Belloni e Duccio Pasqua

- 5 novembre, ore 21, Teatro Tendastrisce: presentazione di Demetrio Stratos, gioia e rivoluzione di una voce durante la serata di Prog Exhibition

peace&love!

Presentazione a Roma



CAFFÈ LETTERARIO ROMA E ARTEOLTRE ARTE ED EVENTI
presentano

Reading del romanzo
DESTINAZIONE ISOLA DI WIGHT
di Antonio Oleari
e
THE INTRODUCTION
esposizione fotografica
a cura di Alessandra Fina e Claudia Pettinari

“Sai cos’è l’isola di Wight?” cantavano i Dik Dik negli anni 70, questa volta a spiegarcelo è Antonio Oleari. Perché per capire quei formidabili anni e sentire il profumo di quei luoghi c’è bisogno di viverli. Lo scrittore Oleari però ha voluto illustrare questo quadro puntando la lente sulla cornice, una cornice che in quegli anni è stata la vera protagonista: la musica. Lo scrittore, infatti, in occasione dell’apertura della nuova stagione espositiva del “Caffè Letterario Roma” insieme all’associazione Arteoltre darà vita al reading del suo nuovo romanzo: “Destinazione isola di Wight”, edito da Aereostella. L’incontro è fissato per il 5 novembre 2010 a partire dalle 17.00
L’opera di Oleari è un racconto che ricostruisce quelli che erano gli stili di vita del periodo “Peace & Love”. Oleari cattura tutto: beat, progressive, psichedelia, cantautorato, tanto rock.
Nel 1970 il giovane Alex ha diciotto anni. Figlio di una groupie scappata di casa, intraprende un viaggio alla scoperta della musica che porta il nome dei più grandi esponenti del rock: Jimi Hendrix, The Who, The Doors, Jethro Tull, Miles Davis, Chicago, Joni Mitchell, Ten Years After, Leonard Cohen, Joan Baez. È il Festival di Wight che cambierà per sempre la sua vita.
Edito da Aereostella, “Destinazione isola di Wight” (2010) è la terza pubblicazione di Antonio Oleari, autore emergente già presente con “Un viaggio lungo un sogno senza orario senza bandiera” (2008) e “Demetrio Stratos – gioia e rivoluzione di una voce” (2009)
Al reading seguirà un breve dibattito alla presenza di Gabriella Belloni, scrittrice e fotografa e di critici di settore.

A seguito del dibattito sarà inaugurata la mostra fotografica The introduction di Lorenzo Palombini, a cura di Alessandra Fina e Claudia Pettinari.
La fotografia si trasforma e si plasma secondo l'estro artistico; una manipolazione dell'immagine che dà allo scatto fotografico un valore aggiunto, significati trasversali, che diventano specchio di una personalità complessa. Il tempo, la natura, lo spazio, il corpo, vissuti e visti da uno spirito estroso, fuori dagli schemi, e attraverso l'occhio ironico dell'obiettivo. Un artista che si prende gioco di se stesso, della propria figura e della propria personalità, arrivando a soluzioni enigmatiche e surrealiste, in cui è fondamentale il legame e il gioco che si crea tra l'immagine e le parole ad essa collegate.

Il vernissage d’apertura sarà accompagnato da un elegante aperitivo d’autore per deliziare gli ospiti in questo percorso inedito che introduce la stagione espositiva del Caffè Letterario.


PROGRAMMA

17.00
APERTURA DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DESTINAZIONE ISOLA DI WIGHT DI ANTONIO OLEARI – EDIZIONI AEREOSTELLA
17.30
DIBATTITO CON L’AUTORE DEL TESTO, GABRIELLA BELLONI SCRITTRICE E FOTOGRAFA E CRITICI DI SETTORE
18.00
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA DI LORENZO PALOMBINI THE INTRODUCTIONA CURA DI ALESSANDRA FINA E CLAUDIA PETTINARI
19.00
APERTIVO D’AUTORE

Informazioni
Arteoltre arte ed Eventi Ass. artistico culturale
www.arteoltre.it
info@arteoltre.it
ufficiostampa@arteoltre.it

Caffè Letterario Roma
www.caffeletterarioroma.it

Mostra Fotografica
The Introduction
Ingresso libero

Orari
Martedì 14 – 24
Mercoledì – giovedì – venerdì 10 – 24
Sabato – domenica 18 - 24

Mediapartner:

Sleepy Sun

Su Jam di ottobre un mio pezzo su questo fantastico gruppo americano. Psichedelia west coast tutta da ascoltare. In Italia in tour a novembre.

"Buono" da leggere...



Al buon Libro
è una libreria particolare.
Non vende tutti i libri che escono in Italia al ritmo folle di circa 200 al giorno, ma soltanto quelli giudicati “buoni” dai suoi esperti.
Ecco perché in questo sito non troverete necessariamente i titoli che hanno vinto un premio letterario, né quelli presenti nelle hit parade delle vendite, ma soltanto i libri che hanno meritato
il timbro “BL” – Buon Libro – dai nostri garanti.

C'è anche "Destinazione Isola di Wight" tra i buoni libri segnalati. Una recensione di Luca Levati. Eccola qui.


Lo scrittore compie gli anni. E sceglie di festeggiare "sul campo".

★ Mercoledì 22 settembre - Tambourine (Via Carlo Tenca 16, Seregno)
HELLZAPOP feat LUCA URBANI (Soerba) + G-Fast
Reading:
Antonio Oleari presenta il libro "Destinazione Isola di Wight"
H 22.00 - Ingresso up to you, decidi tu quanto pagare + tessera Arci

Non portate nient'altro che voi stessi. Io ci metto un pò di parole lette, alcune inventate, e un bicchiere di vino.
Per chi avesse dubbi: sì, sono della Vergine.

Peace&Love
Antonio

Radio Lombardia, 30 agosto 2010 - Una puntata speciale di Linearock per celebrare il quarantennale dell'isola di Wight (sotto: negli studi con Mox Cristadoro e Marco Garavelli)

Dall'Australia il ricordo di Wight

La radio australiana SBS mi ha chiesto di intervenire in una delle sue trasmissioni in lingua italiana per celebrare il quarantennale del Festival dell'Isola di Wight. Puoi riascoltare l'intervista direttamente qui o al link della radio (si parla di Wight circa a metà dell'intera trasmissione; per motivi di diritti d'autore sono state tagliate le parti musicali).

Mentelocale.it


Una bellissima recensione di Riccardo Storti per la rubrica "C'era una volta il rock": 'Destinazione Isola di Wight', il nuovo libro di Antonio Oleari | Mentelocale.it

Prima presentazione di Wight

Arriva anche la prima presentazione per l'isola del rock:

ARCI PERUGIA presenta "incontri con l'autore" presso la Terrazza del Mercato in Piazza Matteotti a Perugia.

Giovedì 22 luglio dalle 19.00 Antonio Oleari presenta il suo primo romanzo musicale "Destinazione isola di Wight" (Aereostella editore)

Romanzo rock

Appena uscita una recensione per il portale "Medinforma" a firma di Felice Asnaghi. Eccola:

Antonio Oleari, in questa sua prima fatica letteraria romanzesca mette in campo tutte le sue conoscenze musicali e storiche sui fatti che hanno caratterizzato gli ultimi sessanta anni del secolo scorso. Fa sfoggio delle sue capacità letterarie, della sua padronanza della lingua italiana e di quella inglese, dello "slang hippie" e della sua inclinazione poetica nel dipanare, come su una tela, paesaggi nei quali, come in un teatro, si alternano personaggi pittoreschi che si riconducono al mondo dei "figli dei fiori" .
Il protagonista, il giovane Alexander Monti, milanese dalla pelle scura, la cui somiglianza con il chitarrista Jimi Hendrix è evidente, assieme all’amico Orfeo Bellini (un po’ Virgilio e un po’ Caronte in quest’avventura) partono da Milano, valicano le Alpi, si fermano in Francia e poi attraversano La Manica con destinazione l’isola di Wight. Qui, nell’agosto del 1970 in compagnia di altri 600mila giovani, assistono al concerto dei maggiori gruppi rock del momento. Cinque giorni di musica con artisti del calibro di Joan Beaz, Jimi Hendrix e band come i Doors e gli Jethro Tull. Ma non solo! All’insegna del motto "pace&amore" (praticato nella sua più pura espressione carnale), scorrono fiumi di alcool, si fumano droghe e si iniettano LSD. Non a caso, quella collinetta dove era ammassata la moltitudine non pagante (i senza biglietto del concerto) era denominata "Desolation Row" e significativa è la percezione di Alex che: "per andare avanti aveva bisogno di una cosa soltanto: stare bene assieme ascoltando la musica".

Eppure in questa desolazione, Alex guarda le cose e le persone con uno sguardo buono e per questo ne scopre i lati più belli, crea rapporti veri e conosce cos’è effettivamente l’amore, tra l’altro mai ricevuto dalla madre.
Come accennato, nel testo troviamo non di rado descrizioni della natura e delle persone con venature squisitamente poetiche che danno valore e vigore e bellezza al racconto.
Così sulla spiaggia Freshwater Bay, Alex si lascia andare in una costatazione: "Al tramonto il cielo dell’ovest è una crema color indaco tra le nuvole e il mare. È la stessa sensazione di bellezza che ho già provato altre volte. Una bellezza vuota di parole e di pensieri". Rosa, una donna incontrata in Francia, confidandosi con lui, non può fare a meno che esternare ciò che per lei è evidente e cioè "che il modo migliore di amare è stare in silenzio". Oppure: "A me veniva difficile parlare con chi non conoscevo. Soprattutto se era una persona con cui volevo piacere". Infine Alex, attraversando i quartieri di Parigi, girovagando tra una strada e l’altra, registra ogni cosa, sottolinea i particolari e non può fare a meno di notare che: "alle finestre dei palazzoni rivedevo appesi vestiti di ogni parte del mondo, sembravano bandiere. La diversità era la normalità. E quando arrivammo lì con la nostra due cavalli conciata com’era conciata, nessuno parve curarsi di noi".
Un racconto da leggere tutto d'un fiato, disponibile anche nelle librerie di Meda.

Su Jam

Il racconto dello storico festival dell'isola di Wight

E' il pezzo di copertina che ho firmato per Jam di luglio/agosto. Sullo stesso numero: intervista esclusiva alla grande Laurie Anderson. Tutto in edicola!

Radio rock

E’ un’estate peace&love questa.

Destinazione Isola di Wight cerca di puntare fuori il muso.

Vi segnalo una bella intervista per “In Blu libri” che andrà in onda domani 29 giugno alle 18.38 su
Radio In Blu. Sulla stessa emittente il romanzo sarà protagonista della finestra quotidiana da lunedì 28 a venerdì 2 luglio alle 9.45 del mattino.

Intanto è disponibile il riascolto del viaggio hippie sul magic eco-bus di “Passengers”, il programma mattutino di Lifegate Radio. Mercoledì 23 giugno ci hanno fatto compagnia, per parlare del festival dell’isola di Wight, Fabio Treves e Gabriella Belloni (
http://portale.lifegate.it/passengers/)

...dal blog di Passengers (Lifegate Radio)

L’isola del rock. Puntata 126 del 23 giugno

Antonio Oleari e l’isola del rock. Uno scrittore appena 25enne, già al terzo libro, e la fascinazione per la Woodstock europea, il famoso festival dell’Isola di Wight. Prima edizione nel ‘68, ma ricordato nel mondo per quella del 1970 con seicentomila spettatori, il festival è entrato nella storia come il raduno rock europeo per eccellenza, una manifestazione in cui parteciparono i più grandi idoli musicali dell’epoca: Jimi Hendrix (alla sua ultima esibizione prima della scomparsa), Who, Joni Mitchel, Doors, Jethro Tull, Miles Davis etc.

Antonio Oleari, come ogni buon appassionato di rock, ha subito la fascinazione di questo festival, segliendolo come protagonista del suo primo romanzo Destinazione Isola di Wight. Un giovane ragazzo milanese, flautista nella banda del quartiere e lasciato crescere con la zia da una madre groupie, decide di partire alla volta dell’Isola di Wight insieme al suo amico Orfeo. Assisterà al concerto, vedrà Jimi Hendrix e non solo. Cinque giorni di rock, rivoluzione musicale e storia.

Antonio è riuscito a rendere perfettamente l’atmosfera, parola di Treves, testimone dell’evento, intervenuto in diretta telefonica. Abbiamo parlato anche con Gabriella Belloni, fotoreporter ufficiale dell’evento. Anche lei ha incontrato Jim Morrison, è rimasta affascinata dalle sue mani e dal fatto che avessero lo stesso giubbotto allora di moda. E si sono bevuti insieme una birra.

Racconti che inevitabilmente suscitano la nostra (bonaria) invidia, noi che questo festival, causa motivi anagrafici, lo sogniamo tuttora. Chissà quanti di voi, cari passeggeri, sono nella nostra stessa situazione, seduti a fantasticare di aver assistito alla storia.

Grazie all'Ariele e all'Eleonora per avermi ospitato sul loro "Magic Bus" (per dirla come gli Who). Riascolta qui la puntata.

Passengers


Dalle 8.00 alle 9.00 di mercoledì 23 giugno Wight si trasferisce sull'eco-bus di Passengers, il programma di Lifegate Radio itinerante per le strade di Milano e condotto dall'Ariele e dall'Eleonora. Sorprese telefoniche si aggiungono, credo...

FM 105.1 (Milano) o 90.9 (Roma)

Prima intervista

Destinazione Isola di Wight non era ancora uscito che già se ne parlava. Il 26 maggio, alla vigilia della comparsa nelle librerie, eccomi ospite di Radio Città Benevento con Donato Zoppo e il direttore Mario La Monaca.

Destinazione Isola di Wight



E' in uscita il mio primo romanzo: Destinazione Isola di Wight (Aereostella, pag. 192, euro 18)
Estate 1970: una storia di musica e viaggio, una corsa verso l'isola inglese che ospitò il più grande raduno di giovani che l'Europa ricordi.
NELLE LIBRERIE O SUI SITI DI LIBRI ON LINE DAL 27 MAGGIO

Ascolta il "voice trailer":


MusicPlaylist
Music Playlist at MixPod.com



Info link: www.aereostella.it

La Voce Stratos


E' uscito in tutte le librerie La Voce Stratos, edito da Feltrinelli, il film di Luciano D'Onofrio e Monica Affatato dedicato all'opera e alla figura di Demetrio Stratos. Al DVD è allegato un libro dal titolo Oltre la voce: insieme ai contributi di Enzo Gentile, Alessandro Besselva Averame, Gianni Emilio Simonetti, Diego Cossu, Francesco Avanzini e Janete El Haouli, figura nel libro anche un estratto del mio Demetrio Stratos, gioia e rivoluzione di una voce (Aereostella, 2009). Una bella soddisfazione...

Per info clicca qui.

Ultime


Altri siti e organi di stampa scelgono di dedicare spazio a Demetrio e al libro. Vi segnalo un bell'articolo con intervista per il portale web di Tiscali (clicca qui), una recensione di Saltinaria (clicca qui) e quella del sito "L'isola che non c'era" (clicca qui). Ultima arrivata, la recensione + intervista del sito heavy rock Raw&Wild (clicca qui).

Nuova rubrica radio


Da lunedì 1 marzo su www.linearock.it parte
Chronicles
una nuova rubrica dedicata ai libri di musica, letti, commentati e fatti suonare alla radio.
Tutti i lunedì e giovedì alle 13.30/16.30/21.30

Recensione su Mentelocale


L'album d'esordio del quintetto strumentale di Seattle. In bilico tra jazz e hard rock.
di Antonio Oleari
23 FEBBRAIO 2010

Cartella principale: rock. Sottocartelle: progressive rock, avant rock, jazz rock. Oppure immaginate di prendere un fantomatico vocabolario dei sinonimi musicali, cercate la parola diverso e vedete cosa compare. Dovreste trovare anche Moraine.

I Moraine sono un eccentrico quintetto strumentale con base a Seattle, costa ovest degli Stati Uniti, fetta di mondo che negli ultimi anni sta vivendo un fervore musicale come non se ne vedevano da anni. Musica indipendente, meglio se fuori dagli schemi, contatto diretto con il pubblico, tante occasioni per esprimere la propria dimensione live. Questo (e altro) è quanto caratterizza anche la Moonjune Records, che di casa sta sull’altra costa, a New York, ma che da sempre è capace di esprimere un’internazionalità senza confini (arrivando fino in Italia per lavorare con i nostri Beppe Crovella, D.F.A. e Boris Savoldelli). Leonardo Pavkovic, fondatore della label, ha colpito ancora: chi conosce le sue precedenti produzioni potrà ben comprendere come questi fantastici Moraine non potessero sfuggirgli. Ecco così amalgamarsi Manifest deNsity, album di debutto di un electric string quartet+drums assai lontano dai canoni del nostro rock: chitarra elettrica, basso, violoncello, violino e batteria.

"Heavy chamber music" l’hanno definita, ovvero musica da camera dai suoni tutt’altro che concilianti. C’è da crederci? Più che altro, c’è da lasciarsi stupire, e immaginare cosa avrebbe composto un Frescobaldi e un Corelli alle porte di un ventunesimo secolo elettrico e alienante.
I nomi, a volte, danno qualche suggerimento. Moraine, ovvero morena, da vocabolario un accumulo di materiale roccioso disgregato e trascinato a valle. Provate a tradurre tutto in suono. A scatenare la slavina sono le intuizioni geniali del chitarrista e fondatore Dennis Rea, musicista d’esperienza e collaboratore di grandi nomi (tra cui Klaus Schulze, solo per farne uno). Tutto si costruisce e tutto si disgrega: una miscela di liricità e dinamismo, modern jazz, hard rock ai confini del metal e tradizione world. È il terreno di una sperimentazione tutt’altro che fine a se stessa, scivolosa e continuamente inafferrabile.

A fianco di Rea, nella fase di scrittura, ci sono anche il violoncellista Ruth Davidson (che tra le altre firma la botta iniziale di Save the Yuppie Breeding Grounds), la violinista Alicia Allen (protagonista in Disillusioned Avatar, con echi dei grandi violinisti prog-folk come Darril Way dei Curved Air), e il bassista Kevin Millard (Ephebus Amoebus è un rincorrersi jazzistico davvero ammirevole).

La undicesima e ultima stoccata, Middlebräu, è forse il manifesto dell’intero lavoro, di certo uno degli episodi più godibili. La chitarra di Rea saluta tutti con corde tese e frementi, quasi un’anticipazione del suo prossimo lavoro solista in uscita sempre per la Moonjune: Views from Chicheng Precipice. Qui si andrà in oriente, e le strade si moltiplicheranno.
Intanto i brani di Manifest deNsity non sono lunghi, e questo è un segno di equilibrio. I ritmi stucchevoli sono alternati a riflessioni non banali. Armonie che non ti aspetti, riff di chitarra che mutano puntualmente ogni volta che sei convinto di averli catturati.
Per la pagina originale clicca qui

Intervista per UNOTV


L'indie-tv UNOTV era presente al Bar Sartea di Vicenza in occasione della presentazione insieme agli Are(a)zione lo scorso 23 gennaio 2010. Guarda l'intervista completa cliccando qui.

Carpi (Mo)

Chi abita da quelle parti non può mancare!

Venerdì 12 febbraio, ore 21, Libreria La Fenice, Carpi (Modena)

Doppia presentazione:

- Domenico Coduto presenta "Il libro degli Area" (Auditorium)
- Antonio Oleari presenta "Demetrio Stratos, gioia e rivoluzione di una voce" (Aereostella)

Ospite speciale: Gianni Dall'Aglio.

Si aggiungono contributi audio e video.

Intervista per "Sound&Vision"

Pubblico l'intervista che il sito di informazione musicale "Sound&Vision" ha scelto di dedicarmi. Si va quasi a ruota libera!

Antonio Oleari è uno scrittore giovane e talentuoso, che con la musica lavora da anni.
Lo ritroviamo fresco della pubblicazione di un libro, “Demetrio Stratos, gioia e rivoluzione di una voce” che sabato 23 gennaio verrà illustrato proprio da lui in occasione di una serata con lo show degli Are(a)zione, a Vicenza. Lo abbiamo incontrato per capire di più quest’affinità tra musica e letteratura e del suo pensiero sull’arte.

- Parliamo di Antonio Oleari: giovanissimo scrittore e conoscitore di musica… Come è iniziata e si è evoluta negli anni la tua carriera ed esperienza nel settore?
Una cassetta di Emerson, Lake & Palmer a 14 anni. Un programma radio per convincersi che non ero il solo ad amare la musica degli anni ’70 (Prog Generator, su Radio Cantù dal 2005). I contatti con tanti musicisti della scena italiana di quegli anni, amicizie, numeri di telefono. La voglia di raccontare, un primo libro, Un viaggio lungo 40 anni – senza orario senza bandiera (uscito nel 2008 per Aereostella), dedicato a Genova, De André, i New Trolls, Riccardo Mannerini. Poi, quasi per caso, arriva Demetrio…

- Veniamo a bomba: hai pubblicato il libro “Demetrio Stratos, gioia e rivoluzione di una voce”, nel 2009 per Aereostella. Come è nata l’idea di scrivere un libro sugli Area?
Stavo cercando un argomento per un nuovo libro. Il tempo stava scadendo, dovevo far sapere all’editore l’argomento. Poi, in doccia, l’illuminazione: la storia di Demetrio. Alzo il telefono e prima che io dica qualcosa mi rispondono: “Lascia perdere quello che hai pensato, abbiamo noi il titolo. Devi fare un libro su Demetrio Stratos!”. Coincidenze? Preferisco parlare di destino…

- Il rock di oggi e di ieri visto da Antonio Oleari: come è cambiata la scena in oltre 30 anni, i protagonisti presenti e passati, i personaggi più influenti…
E’ cambiata tanto, troppo. Prima c’era una creatività diversa, innocente e spontanea. Ora la creatività è diventata obbligatoria. Altrimenti non ti fila nessuno…

- C’è un protagonista della scena musicale di oggi che può rievocare il personaggio di Demetrio Stratos? E perché?
Non credo. Nessuno è riuscito dopo di lui ad essere artista a 360 gradi: cantante ineguagliabile, artista contemporaneo, perfomer, sperimentatore, scienziato, antropologo, etno-musicologo, amante della psicologia, delle filosofie orientali… e potrei continuare.

- Tu inoltre fai parte della redazione di ContrAppunti, del Centro Studi per il Progressive Italiano: come è maturata quella scena, ad oggi un po’ meno in primo piano, purtroppo?
Oggi troppi tentano di imitare il passato. Alcuni invece fanno musica splendida e veramente alternativa. Il panorama musicale italiano è vivacissimo, dobbiamo convincerci di questo. Il CSPI di Genova è un gruppo di amici e studiosi del progressive rock che non vogliono far morire una scintilla nata più di 40 anni fa. Mi sono rivolto a loro per un aiuto nelle mie ricerche e non me ne sono più andato.

- Le ricerche vocali di Stratos e la varietà musicale degli Area…
Gianni Emilio Simonetti (filosofo e scrittore) dice: "Il canto è la voce liberata dalla menzogna di sembrare verità". Le ricerche di Demetrio trascendono. Trascendono tutte le certezze che crediamo di avere. E vanno oltre…

- Stratos faceva musica alternativa: a cosa? E oggi si fa ancora? E si può fare politica in musica, con risultati?
Demetrio disse una volta degli Area: "Ci sono cinque musicisti che hanno una rabbia repressa perché hanno suonato per tanti anni quello che volevano i padroni. Questo gruppo è stato il primo che un giorno ha detto di no e ha cercato di dare un taglio con la tradizione, portando avanti questa rabbia e cercando di dare qualità alla propria musica". Gianni Sassi (fondatore della Cramps Records) e gli Area avevano un obiettivo: culturalizzare la politica. Portare una generazione di giovani alla “consapevolezza”. Oggi invece si tenta di politicizzare la cultura. Sbagliato.

- Demetrio Stratos: la persona oltre il personaggio sul palco…
Un uomo solo davanti all’universo. Alla ricerca della verità, in ogni espressione della vita. Un uomo di gran cuore, amico di tutti, e sempre disponibile. Non sono le solite cose che si dicono di chi non c’è più, è il vero. Chiedete a chiunque lo abbia conosciuto, anche solo per un caffè.

- Come si può cercare di risollevare il destino e il presente della situazione dell’arte in Italia, dove chi non è mainstream non è molto conosciuto e dove sovvenzioni ed aiuti da istituzioni ed enti sembrano impossibili?
Non credo di essere la persona giusta per rispondere a questa domanda. Mi affanno in questo ambiente da troppi pochi anni. Alcune cose però mi sento di dirle. Per chi mangia musica: comprare i dischi ed esplorare terreni sconosciuti, senza atrofizzarsi. Per chi la musica la fa: accettare l’idea che il proprio prodotto possa anche fare schifo. Siamo pieni di musicisti che si lamentano contro un sistema corrotto e che non li capisce. L’Italia è il paese degli incompresi. Quando nessuno, o pochi, si chiedono se quello che fanno è davvero bello ed efficace.

Vicenza


Serata tutta speciale quella del 23 gennaio. Al Bar Sartea di Vicenza presentazione di "Demetrio Stratos, gioia e rivoluzione di una voce" + concerto live di Are(a)zione. La musica degli Area e di Demetrio Stratos rivive per una sera. Sarà presente anche UnoTv, la tv degli indipendenti. Pe info ecco il link dell'evento

Faber, 11 anni dopo...

Un anno fa ero in giro per l'Italia a presentare il mio primo libro. New Trolls, Mannerini, De André. Fabrizio nel suo decimo anniversario dalla morte. Quanto parlare, quanto tutto: concerti, mostre, speciali tv. E ora? Sono passati 11 anni, valgono meno? Su quella lavagna umorale che è diventata Facebook, pochi se ne ricordano. Perchè? Perchè ormai anche i nostri ricordi ci vengono indotti dagli altri. Non ricordiamo più nulla se non sono altri prima a farlo. Le nostre emozioni a volte mi paiono come bandierine che aspettano lo starnuto del gigante per poter svolazzare un pò. Bene, per me undici anni non valgono meno di dieci. Allora ciao di nuovo, Faber. Sei stato con me quando la mia vita cambiava, e io sono entrato un pò nella tua, quella di adesso, quella che vivi negli altri. Fai parte del mio collage di adolescente, di giovane, di studente, di imbarazzato scrittore. Ora se mio padre ti sente alla radio ti riconosce. E' il mio più grande successo. Ad multos annos,
antonio