Giulio Casale è dalla parte del torto

Ospite della puntata n. 38 di Spectrum
LUNEDI' 19 MARZO ALLE 12.00 (e in replica alle 17.00)

GIULIO CASALE PRESENTA IL SUO NUOVO ALBUM
"DALLA PARTE DEL TORTO" (Bollettino Edizioni/Novunque)

« Muovo dalla definitiva consapevolezza di vivere all’inferno, dove tutto è mistificato e mistificante. La mia è resistenza rock, testimonianza di un barlume d’utopia individuale, il mio torto. –racconta l’artista – Un disco di sentimenti contro ogni sentimentalismo. Cantami ma non d’amore, non oggi, non finché siamo nell’inferno ».

In onda su www.linearock.it insieme ad Antonio Oleari

Altre repliche: mercoledì 21 marzo ore 12.00 e 17.00, sabato 24 alle 17.00

Le canzoni e le parole di Luigi Tenco


Non è vero! Non è vero che i cantautori vanno e vengono. I cantautori vanno e basta, vanno nella loro direzione infinita e incomprensibile, che noi possiamo solo intuire, intercettare per poco. Vanno fino ad andarsene per davvero, un giorno, lasciandoci in eredità parole e canzoni che parlino al posto loro...

"Io sono uno" è uno spettacolo di qualche parola e qualche canzone. Suonano e cantano i ragazzi de Il Magnetofono (Alan Bedin, Emanuele Gardin, Marco Penzo); parlano e recitano Antonio Oleari (scrittore), Piergiorgio Piccoli (autore, regista, attore), Franca Grimaldi (attrice, speaker, vocalist). La locandina è di Osvaldo Casanova.

Premio Internazionale di Poesia, Trieste

Una soddisfazione enorme essere scelto tra i 1200 poeti che hanno preso parte all'ottava edizione del Concorso Internazionale di Poesia "Castello di Duino". Tra il 23 e il 25 marzo trascorrerò tre bellissime giornate a Trieste ospite della rassegna.


Il Concorso Internazionale di Poesia Castello di Duino e il Forum Mondiale dei Giovani Diritto di Dialogo fanno parte di un ampio progetto nato dall’entusiasmo e dagli ideali di Gabriella e Ottavio Gruber e lanciato nel 2000 con il nome di “Poesia e Solidarietà Linguaggio dei Popoli”.

L’idea che sta alla base del progetto è che la cura del “linguaggio” sia il veicolo più importante della solidarietà interpersonale, intergenerazionale e interculturale. I linguaggi dell’anima e i linguaggi del pensiero sono in realtà esperienza di cose, quel dare forma a un mondo di relazioni come valori inesauribili nel loro riprodursi.

Il Concorso, riservato ai giovani fino a 30 anni di età, per le sue caratteristiche (gratuità, rapporto con progetti di solidarietà, ampiezza della partecipazione e valutazione dei testi nelle lingue originali: vedi il bando) è stato considerato dalla Commissione Nazionale UNESCO il più importante a livello mondiale rivolto ai giovani ed ha ottenuto adesioni e riconoscimenti importanti a livello nazionale e internazionale; ha l’adesione e la medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana, del Principe Della Torre e Tasso del Castello di Duino (Trieste).

In questi anni ha avuto un numero altissimo di partecipanti (circa 7000 da più di 90 paesi del mondo) tanto che ormai possiamo contare su un vero e proprio network di giovani poeti, interessati anche a problemi sociali e umanitari, che promuovono il messaggio di Poesia e Solidarietà in tutto il mondo.


E poi...una bellissima anticipazione
La poesia con cui ho partecipato, Andiamo là, entrerà nel libro che uscirà in primavera: Guerre Bianche.

Provviste #15 - cosa mettere via...


MICHEL Io dico una cosa, la coppia è la prova più terribile che Dio possa infliggerci.
ANNETTE Perfetto.
MICHEL La coppia, e la vita di famiglia.
ANNETTE Non mi sembra il caso di farci condividere le sue opinioni, Michel. Anzi trovo la cosa un pò indecente.

Yasmina Reza, Il dio del massacro, Adelphi, 2011.

Quando lo sguardo cammina

Era marzo di un anno fa, pioveva come oggi, stavo a Cagliari. Scrivevo così, tornando da una camminata su al Castello, con la pioggia di traverso e le folate di vento:

Il vicolo è stretto
e le grondaie, i lampioni, i balconi
gocciolano sui cristiani.
In rosso vernice si legge un patto tra centurioni:
immigrati, salvateci dagli italiani!

(in primavera uscirà il mio primo libro di poesie, Guerre Bianche; quelle che qui trascrivo, sono le povere escluse)

Provviste #14

"Ne ricaviamo una certezza senza spigoli - la chiamiamo fede. Perderla, è cosa che accade. Ma uso un'espressione imprecisa, che allude alla fede come incantesimo, una cosa che non ci riguarda. Non perderò la fede, non la può perdere Bobby. Non l'abbiamo trovata, non possiamo perderla. E' una cosa differente, per nulla magica. Quel che mi viene in mente è il geometrico crollo di un muro - l'istante in cui cede un punto della struttura e tutto collassa. Perché solida è la parete di pietra, ma nel cuore sempre porta un incastro debole, un appoggio malfermo. Nel tempo abbiamo imparato con esattezza dove - la pietra nascosta che ci può tradire".

Alessandro Baricco, Emmaus, Feltrinelli, 2009.