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Ti avevo chiesto
di tagliarti le mani
e di lasciarmele,
almeno quelle
come il cuscino
di tutte le cose che hai
toccato,
l’impronta degli atti
buoni
che hai compiuto.
Sarebbero invecchiate con
me le tue mani,
io stesso le avrei incise
di rughe
ogni volta che ne avessi
scoperta
una in più sulle mie;
le avrei messe in un vaso
come fiori strappati
tenute vive
dalla mia pioggia d’occhi
che sono fontane spente
non hanno più chi guardare.
Delle tue mani
cercavo le dita
per contare di una vita
quali sono gli attimi
sani,
ma non ti bastavano
due cuori lontani.
Con un colpo di mano
ti sei rubata anche le
mani.
(dall'antologia Se soltanto partissimo, Giulio Perrone Editore, 2014)
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