Incontro

Palazzolo Milanese, forse. E il primo freddo di gennaio, le scritte sui muri delle stazioni che dicono sempre amore. Le labbra, le cuffie color amarena, gli occhi e il trucco. Il cappuccio prima di scendere dal treno. La rivedo? La rivedo sempre.

Nell'aria fresca d'odore
di calce per nuove case,
un attimo: e più non resta
del tuo transito breve
in me che quella fiamma
di lino - quell'istantaneo
battito delle ciglia,
e il panico del tuo sorpreso
- nero, lucido - sguardo.

E' così che la speranza rimane appesa a qualche verso di Caproni...

0 commenti: