Sul ritorno


Un viaggio senza destinazione, significa destinazione
(Paolo Benvegnù)

Quanto ho seminato, dove ho seminato. Ho seminato nelle discariche abusive, tra le mele del Trentino, lungo centinaia di case cantoniere, dentro le rocce che scendono al mare, sulle panche di qualche chiesa, sotto le pensiline dei distributori di benzina, dentro bar che facevano anche da barbiere, tra le bufale della Campania e le vacche dell'Alta Badia; ho seminato in case di sconosciuti, in letti che non erano mai il mio, in mezzo ai boschi o sulle statali dal profumo di pneumatico; ho seminato a gocce dentro la mia miscela di paura, sfida, coraggio e libertà; ho seminato pezzetti di pelle, ho seminato parole tagliate da sorrisi, ho seminato tra palazzi crollati e palazzi a vetri; ho seminato dentro le rughe che nascono tra uomini e animali, fra uliveti infiniti e altrettanto infiniti campi di granoturco, immaginavo le risaie, immaginavo il mondo, lo ricostruivo partendo dalla mia terra; ho seminato domande, richieste, dubbi; telefonate, soldi, scambi, favori, promesse; ho seminato i francobolli dei miei mesi passati a seminare male.
Ero partito convinto di raccogliere. E invece ho seminato.

(L'Italia in Vespa, in solitaria, 4-25 agosto 2011)

a tutti quelli che mi hanno chiesto che fine avessi fatto...


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