Il Preoccuparto

Il Preoccuparto era una persona ansiosa, piena di complessi.
Aveva un timore atavico della nascita.
Da piccolissimo, non voleva venire al mondo.
Voleva restare nel pancione della mamma che povera, al dodicesimo mese, chiamò il fabbro per scassinare la serratura che lui aveva chiuso dall'interno.
Poi è diventato bambino, ma alla scuola preferiva la cameretta.
I genitori, molto abbienti, pagarono una maestra privata.
Non giocava con nessuno il poveretto, costretto a lasciare tutti i giochi nel cassetto.
Poi vennero i giochi moderni, i tempi moderni, e il Preoccuparto si iscrisse all'Università On-line, pur di restare nel suo giardinetto bello fresco.
Si sposò per corrispondenza, a 38 anni, accontentandosi di una foto della sua futura sposa.
Simpatica, la moglie, si disse una volta che lei arrivò dal Perù per le nozze.
La prima notte lei gli disse di venire, ma lui non voleva proprio lasciare il suo letto; e così per qualche anno, finché il Preoccuparto mise del seme in una boccetta e le propose una famiglia.
Dopo nove mesi di piccole paure, anche quella nascita angosciava il Preoccuparto che, sedotta un'infermiera, abbandonò il corridoio di neonatologia e imboccò con la sua moto la strada per la spiaggia.
Non lo ritrovarono più per molti anni, fino a quando non lo trovò un brutto male che lo fece dimagrire e impallidire.
Ora che il suo destino era segnato, gli altri signori della parrocchia gli dicevano che non si doveva preoccupare perché morire è rinascere a nuova vita.
E il Preoccuparto si spaventò. Nemmeno morire in pace poteva, al pensiero di dover rinascere. Allora si impegnò, guarì, e nessuno, a quel punto, lo biasimò più.

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