Sudare a parole

Il mio primo ricordo è un piccolo quaderno blu con un cagnolino disegnato sopra. Era uno di quelli con la copertina rigida che si potevano chiudere grazie a un piccolo lucchetto. Praticamente un diario. E in effetti il compito era proprio quello: tenere un diario della nostra estate, scriverci sopra...

Una scuola delle tante

Una struttura nemmeno troppo vecchia, anni '90, con i pavimenti di linoleum, le scritte sui muri a bomboletta, i vetri sporchi, qualche porta scrostata, tanto cemento. Una scuola statale delle tante. Lampugnano, la ricca Milano. Nella folla dell’ingresso riconosco Alice, ci abbracciamo come due migranti...

Tutte le lingue

Il mio cuore ha disimparato tutte le lingue. Ne ha smarrito la grammatica, dimenticato le tracce e i segni, perduto la scrittura e la voce. Ogni giorno, di nascosto, ha bruciato una pagina del suo vocabolario. Un cuore che non sa più parlare, la gente lo getta nella sala macchine, solo...

"Tutta la dignità del mondo" - Piccola lettera a Brittany Maynard

Cara Brittany, e così è arrivata la reprimenda del Vaticano... Non sto nemmeno a chiederti se la cosa ti stupisca o meno: di certo, quando hai deciso di fare quello che hai fatto, sapevi che qualche questione di morale l'avresti sollevata. Con sincerità devo rivelarti di non essermi molto interessato...

La funivia, le nuvole e la pioggia

Proprio oggi che inauguravo la mia funivia modello nuovissimo, unica campata l’acciaio che si flette a metà del cielo. A benedirla un gabbiano stanco, di quelli venuti in pensione sul lago un reduce insomma. Ha tenuto a dire degli anni nell’oceano, e i colombieri di un brigantino coloniale, e...

Su tre lati argentini #3 (San Telmo)

Un uomo cammina nella notte tra Almagro e Avenida Corrientes con le mani che gli si stringono nelle tasche dell'impermeabile. Si chiama Enrique Cadicamo ma tutti lo chiamano Il Tano per via delle sue origini italiane. Scrive tanghi. Le parole dei tanghi. E a volte le firma Rosendo Luna, altre Yino...

Per lasciare una casa

Per lasciare una casa ci vuole molto scotch.  Il primo tipo dev'essere marrone scuro, adesivo, arrotolato: serve per tenere insieme gli scatoloni, chiudere gli scatoloni, affrancare la confezione di detersivo in polvere che hai usato solamente una volta per lavare le mutande nel mastello e un...

Su tre lati argentini #2 (Rio de Janeiro - Buenos Aires)

Arrivarci dal Brasile. Un grosso aeroplano si alza, si mette orizzontale e fila dritto. Ora è a diecimila metri sopra il Brasile. L’equatore una cosa superata. Lontano si fa un po’ più vicino, ha il suono del soffio, per la prima volta in vita tua sei oltre l’equatore, nell’emisfero australe. Le cose...

Provviste #18

La mia lettura dell'estate, giù lungo la corrente del Po. Anzi, la Po (Francesco Guccini avrebbe da ridire su questa faccenda di chiamare i fiumi al femminile, "ma l'acqua è femmina" gli ribatte Paolo in un passo del libro). Rumiz informa, narra e racconta. Sono le tre cose che fanno un libro di...

Su tre lati argentini #1 (Lisbona)

Lisbona. L’imprevisto. Hai salutato l’Europa affacciandoti alla sua ultima finestra, quella in fondo al corridoio, lì da dove anche l’occhio più acuto non può scorgere altro che un infinito e sconosciuto mare. I viaggi vivono d’imprevisti. E il viaggiatore li accoglie come una benedizione, il segno...

Una lettera in volo

Qualche giorno fa viaggiavo a bordo di un aeroplano che da Buenos Aires mi avrebbe riportato in Italia. Ero con due amici, all’aeroporto di Ezeiza la signorina del check-in ci aveva assegnato tre posti vicini, ma una volta salito sull’aereo mi sono accorto che intere file erano rimaste libere. Ho chiesto...

Una poesia e l'ultimo giorno di scuola

La poesia a 17 anni. La studi, la odi, poi la dimentichi. Oppure la scrivi. E con lei ti salvi da paure ansie incomprensioni debolezze. A. dice: "Prof, un premio letterario? Me lo trova?" "Sicuro" dico io. Qualche giorno dopo stiamo già scegliendo quale poesia mandare, lo facciamo alla sera, per e-mail. Due...