Tutte le lingue

Il mio cuore ha disimparato tutte le lingue.
Ne ha smarrito la grammatica,
dimenticato le tracce e i segni,
perduto la scrittura e la voce.
Ogni giorno, di nascosto, ha bruciato una pagina del suo vocabolario.

Un cuore che non sa più parlare, la gente lo getta nella sala macchine,
solo il battere considera,
per bruciare energia, scaldare le case, far muovere treni, illuminare teatri.
Con un cuore privo di suoni non si dialoga. Ha una stagione
come l’hanno gli alberi. Cresce per essere bruciato.

Poi un mattino il mio cuore è fuggito, s’è fatto straniero
in quel paese straniero dove tu abiti,
dove si parla come un tempo anche lui parlava.
Non sente la fame, benedice l'ignoranza.
Mi ricorda un pellegrino felice del suo smarrirsi.

Adesso che lo ospiti, suo nuovo amore, il mio cuore ha una nuova virtù
è come un bambino che faccia per la prima volta una a, una e, una u.   


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