Domani quando la pioggia

Se la bellezza delle cose seguisse un'equazione naturale, aumentando quanto più esse parlano di noi stessi, innescano compassione... allora i poeti greci sarebbero il mio specchio, pericolosamente disilluso. Guardate che vi sto facendo un regalo grosso:

Domani quando la pioggia cesserà
mi sentirai cantare
una seconda canzone, mia amata.
Mi sentirai dire:
quante case in questa terra,
che privilegio quello di essere uomo
e di amare quando tutti
hanno ormai compreso che sei
solo un uomo felice.

Domani, quando sarò un uomo felice
mi sentirai cantare
la silente monodia della solitudine.
Mi sentirai dire:
guarda il mondo come invidia la mia felicità.
Vorrei tanto anch'io invidiare
la mia felicità.

(Kiriakos Charalambidis, 1961)

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