Provviste # 7

Vittorio, in smoking, suona questa armonia struggente in mezzo al nulla e ti viene in mente la risposta che vi aveva dato a Giulianova, prima di suonare in pubblico per racimolare qualche soldo, Che brani suonerai? aveva chiesto Francesca, Suonerò me stesso aveva risposto lui, e ora sta davvero suonando se stesso e il silenzio ovattato dalla neve si riempie, e ciò che esce dal suo violoncello è irripetibile, e ciò che è irripetibile è perduto per sempre, e a quel punto, senza una parola, come se ubbidiste a un comando postipnotico, tu e Francesca scendete dall'auto...

Enrico Remmert, "Strade bianche", Marsilio, 2010.

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